KEILAHN AIO, ovvero L'altro Lato di Ieri
"Reggetevi forte il cappello. Potremmo finire a chilometri di distanza da qui"
K.Vonnegut
“Keilahn aio, ovvero L’altro lato di ieri” è la storia di una riconciliazione con il passato.
Con la scusa di raccontare per immagini un viaggio in Namibia, sposto l’attenzione sul corredo di memorie individuale che va a costruire il filtro attraverso cui vediamo il mondo.
Immergendomi nei ricordi di quando ero bambina e della casa dove sono cresciuta, mi chiedo perchè certe sensazioni legate alla propria infanzia influenzino la percezione e la comprensione del mondo che abbiamo da adulti.
La luce dei paesaggi africani, i colori, gli spazi sconfinati e i cieli infiniti hanno richiamato memorie di momenti caldi e morbidi, che mi facevano sentire a Casa.
Rientrata dal viaggio quelle visioni e quei pensieri hanno continuato ad affiorare, sollevando la curiosità su cosa ci portiamo dietro quando lasciamo il posto dove siamo cresciuti, se siamo coscienti di quel bagaglio nascosto chissà dove e soprattutto perchè certe sensazioni tornano così travolgenti quando troviamo lo spunto giusto.
Attraverso le foto e con un approccio sinestetico, prendo nota delle similarità tra il mio vissuto e la mia esperienza della Namibia e parallelamente indago il funzionamento del cervello, della coscienza e della memoria, in modo da riportare tutto in immagini; l'elaborazione digitale è stata il mezzo con cui, come sempre nella mia pratica, ho filtrato tutto; l'atto stesso di selezionare le foto e manipolarle è stato un esercizio di comprensione.
Da gennaio 2023 condivido i progressi del progetto attraverso una newsletter dedicata, come se fosse una finestra aperta sul mio studio mentre lavoro. Lì parlo della mia ricerca, mostro nuove immagini o oggetti trovati e come solleticano la memoria.
“Keilahn aio” è anche un libro fotografico d'artista autoprodotto stampato in 21 copie, ognuna delle quali è resa unica grazie ai diversi elementi artigianali che si trovano tra le pagine.
A settembre dello stesso anno ho realizzato una prima mostra presso il Museo della Fraternita dei Laici ad Arezzo, con la curatela di Elisa Testi: qui ho portato il progetto nella sua interezza, esponendo sia le opere finite che i passaggi intermedi, le letture e le musiche che mi hanno ispirato e gli elementi utilizzati nelle foto lavorate fino ad allora.
Cliccate qui per scaricare il comunicato stampa.
A ottobre 2024 il progetto è stato ospitata da La Tana, lo spazio-laboratorio dell'artista Giorgia Oldano. Qui è stato presentato il libro fotografico omonimo e sono state esposte opere nuove nella loro veste finale. Potete vedere alcune foto dell'inaugurazione qui.
Se siete interessati a sostenere questo progetto potete:
-acquistare una copia del libro o della fanzine o una delle stampe fine art andate in mostra.
-ospitare "Keilahn Aio" ed esporlo nei vostri spazi.
In entrambi i casi contattatemi all'indirizzo info@annagiuntini.com
Se siete solo curiosi di sapere come andrà a finire potete iscrivervi alla newsletter qui.
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